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Il Grande Italiano su Fb

La Rai in collaborazione con Eurisko ha lanciato un sondaggio per decretare quale sia “L’Italiano più grande di tutti i tempi”, programma che andrà in onda sul Due condotto da Facchinetti Jr. Successo roboante di Laura Pausini che con il 40% dei voti ha ridicolizzato Dante, Galileo, Leonardo e Cavour.

Non faremo quelli che si stracciano le vesti imprecando contro il barbaro declino dei nostri connazionali. Sicuramente fra i loro contemporanei un Masaniello che pisciava sulla folla faceva più notizia di un Galileo intento nello studio del moto astrale nel duomo di Pisa. Inoltre l’exploit l’ottima Laura lo ha ottenuto su Facebook, sorta di simulacro digitale della Smemoranda, del banco di scuola, del muretto su cui incidere le proprie scorribande mentali. Su Facebook non si possono disegnare cazzi a spray per il semplice motivo che nessuno ha ancora messo a punto l’applicazione adatta.

Dunque non sarà che a domande cretine la gente tende a dare risposte cretine? E quanti dibattiti fra Joseph Ratzinger, Roger Scruton e Marcello Pera sulla necessità di Dio avete letto su Novella 2000? Quanti faccia a faccia fra Umberto Veronesi e Checco Zalone per stabilire i limiti etici della scienza?

La sensazione è che stia nascendo un modo magmatico e disordinato di descrivere la realtà grazie soprattutto ad un medium “democratico” come internet dove però a parità di condizioni di partenza, come il potenziale divulgativo e selezione del target di riferimento, trionfa la famigliola canadese che si dà fuoco per partecipare ad un reality, non certo l’appassionante riflessione di Antonino Zichichi a proposito dei modelli scientifici descritti da un’unica variabile. Il successo della Pausini non ha nulla di strano o controverso, per una delle leggi non scritte più antiche del mondo: le persone quando agiscono in un contesto del tutto o quasi privo di vincoli danno semplicemente il peggio di sé, sempre.